Blog
Il cinema di Ousmane Sembene a "OnceYouGoBlack"
Puntata dedicata al grande regista senegalese.
di Andrea Parena
Durante la diretta del 23 gennaio, all’interno dell'appuntamento periodico dedicato al cinema della trasmissione Once You Go Black di Radio Ohm, insieme ai complici Marco Giovannone e Tex, abbiamo parlato del maestro del cinema africano Ousmane Sembene, concentrandoci su tre dei suoi film (Xala, Ceddo, Il campo di Thiaorye).
La vita stessa di Sembene rappresenta di per sé una vicenda da film o da romanzo. Nato in una famiglia di pescatori del Senegal meridionale, viene abbandonato presto dal padre e affidato dalla madre ad uno zio, maestro elementare. Le sue umilissime origini e un carattere ribelle rinforzano fin dall'inizio il desiderio di riscatto rispetto alla propria condizione. A diciannove anni, nel 42, viene chiamato ad arruolarsi in artiglieria per combattere coi francesi in Europa. Un reggimento rimpatriato di Fucilieri Senegalesi, impiegati dall'esercito francese durante la seconda guerra mondiale, sarà al centro del suo film Il campo di Thiaorye, del 1987.
Tornato in Senegal dopo la guerra si guadagna da vivere come meccanico, poi, tornato in Francia, lavora a Parigi come muratore e a Marsiglia come scaricatore di porto. Si avvicina alla letteratura, a Jack London e a Marx, e si iscrive al Partito Comunista francese. Le sue esperienze in Francia, soprattutto a Marsiglia, lo portano a scrivere il romanzo Le docker noir. A fare film arriva a quarant'anni, dopo essersi trasferito in Russia per studiare cinema, col desiderio di contribuire con la sua arte alla liberazione del popolo africano, la cui libertà è continuamente minata da diverse e soverchianti forme di potere.
Xala, del 1975, racconta la corruzione delle nascenti classi dirigenti nel momento di passaggio all'indipendenza degli stati africani. Il protagonista è un mediocre commerciante, di fresco eletto dirigente alla Camera di Commercio, avido e ignorante, preoccupato solo di incrementare illecitamente ed ostentare volgarmente la propria ricchezza. Sullo sfondo i poteri ex coloniali che continuano ad esercitare la propria politica attraverso la corruzione. La Xala è un maleficio che provoca impotenza sessuale e che colpisce il protagonista, allegoria dell'incapacità dei nuovi governanti di prendere in mano i destini del proprio popolo. La rivolta finale, l'ultima scena, è un capolavoro di crudeltà liberatoria.
Ceddo, del 1977, racconta la resistenza di un villaggio animista alla volontà di islamizzazione del proprio re e dell'imam insediato a imporre la legge islamica, una guerra trasposta su una dimensione rituale, quasi teatralizzata sul palcoscenico mitico di un lembo di savana, che vede lo scontro tra la cultura tradizionale e una nuova cultura imposta dall'esterno con la forza. Sullo sfondo altre minacce, il mercato degli schiavi fatto dai bianchi e un prete cattolico poco capace, padrone di una piccola chiesa vuota, che sogna di veder nascere dallo scontro tra le altre religioni una cattedrale colma di fedeli. Al centro del racconto una splendida principessa, vittima di rapimento e merce di ricatto, che sarà autrice, di nuovo, di un crudo e definitivo atto di libertà.
Il campo di Thiaorye, del 1987, racconta il rimpatrio e l'internamento, da parte degli ufficiali francesi, all'interno di un campo che ricorda quelli nazisti, di un reparto di Fucilieri Senegalesi. Eroi traditi della guerra contro i tedeschi in Europa, i soldati ritrovano in Africa la crudeltà, la violenza e la sopraffazione dei colonizzatori.
Il cinema di Sembene, senza voler mai essere, nella sua viva complessità, un manifesto, è senza dubbio un cinema politico. Abbiamo voluto riproporlo adesso che di nuovo l'Africa subsahariana torna sulla scena politica mondiale, per ragioni e attraverso meccanismi che il cinema del grande regista senegalese può aiutarci ancora oggi a comprendere.
Ousmane Sembene è nato a Ziguinchor, in Senegal, nel 1923 ed è morto a Dakar nel 2007.
CLICCA QUI PER IL LINK DIRETTO AL WEBCAST DELLA PUNTATA